La secchezza oculare: l’incidenza nel mondo della cosiddetta “sindrome dell’occhio secco” è in continuo aumento. Anche in Italia questo disturbo colpisce un numero sempre maggiore di persone. Questo perché siamo tutti “vittime” di fattori ambientali e climatici avversi.
Tra gli elementi scatenanti che possono causare l’occhio secco ci sono infatti l’inquinamento ambientale (le polveri sottili irritano e alterano la lacrimazione), il fumo, le polveri e la scarsa umidificazione di molti ambienti di lavoro, lo stress posturale e, non ultimo, l’utilizzo prolungato dei device elettronici: guardare a lungo e da vicino gli schermi di pc, tablet e smartphone ci fa sbattere di meno le palpebre, inibendo la lubrificazione degli occhi.
La secchezza oculare: l’incidenza nel mondo della cosiddetta “sindrome dell’occhio secco” è in continuo aumento. Anche in Italia questo disturbo colpisce un numero sempre maggiore di persone. Questo perché siamo tutti “vittime” di fattori ambientali e climatici avversi. Tra gli elementi scatenanti che possono causare l’occhio secco ci sono infatti l’inquinamento ambientale (le polveri sottili irritano e alterano la lacrimazione), il fumo, le polveri e la scarsa umidificazione di molti ambienti di lavoro, lo stress posturale e, non ultimo, l’utilizzo prolungato dei device elettronici: guardare a lungo e da vicino gli schermi di pc, tablet e smartphone ci fa sbattere di meno le palpebre, inibendo la lubrificazione degli occhi.
Il film lacrimale naturale, chiamato comunemente “lacrime”, costituisce una struttura lubrificante e protettiva che separa la cornea dall’ambiente esterno, permettendo così di svolgere semplici azioni quotidiane, come l’ammiccamento, in modo regolare e senza provare dolore.
La gran parte dei problemi che interessano il film lacrimale spesso dà origine alla patologia dell’occhio secco, detto anche Dry Eye. Si tratta di una patologia ampiamente diffusa, riconducibile a due principali cause:
• una ridotta produzione lacrimale (causata generalmente dall’assunzione di alcuni farmaci come ansiolitici, anticoncezionali, antidepressivi, neurolettici; alterazioni lacrimali; interventi chirurgici)
• un’eccessiva evaporazione lacrimale (dovuta a cause esterne come aria condizionata o riscaldamento, smog, uso prolungato del computer, anomalia palpebrale o disfunzione delle ghiandole di Meibomio)
• chi usa spesso dispositivi elettronici
• pazienti con allergie croniche
• donne in menopausa
• portatori di lenti a contatto
• anziani
• bruciore
• sensazione di corpo estraneo (sgradevole sensazione di sabbia o spilli nell’occhio)
• arrossamento
• occhi che lacrimano
Le cause più comuni che possono determinare la secchezza oculare includono:
• utilizzo prolungato del computer e di dispositivi elettronici (tablet, smartphone): in condizioni normali una persona ammicca circa 15-20 volte al minuto, durante l’uso del PC l’ammiccamento scende a 4-6 volte al minuto. La ridotta frequenza di ammiccamento provoca l’evaporazione del film lacrimale e la conseguente secchezza oculare
• permanenza in ambienti chiusi con aria climatizzata: gli ambienti molto secchi facilitano l’evaporazione del film lacrimale. È sempre consigliabile utilizzare, quando possibile, un umidificatore
• esposizione ad agenti atmosferici (vento, sole), smog, acqua di mare o contenente cloro (piscina): gli occhi esposti agli agenti indicati sono più soggetti al rischio di secchezza oculare; per questo è sempre bene indossare occhiali da sole quando si esce all’aria aperta e proteggersi con occhialini quanto si praticano sport a contatto con l’acqua
• utilizzo di lenti a contatto: le lenti a contatto, poiché si interpongono nel film lacrimale, possono modificare il comportamento delle lacrime naturali. Per questo motivo quando si utilizzano è importante lubrificare l’occhio con soluzioni umettanti e mantenere le lenti sempre ben lubrificate e idratate
• età, squilibri ormonali e malattie sistemiche: la secchezza oculare colpisce la maggior parte delle donne in menopausa. Per lenire i sintomi, oltre all’utilizzo del sostituto lacrimale più adatto alla propria condizione, si possono trarre benefici da una dieta ricca di Omega 3 e Vitamine del complesso B
• interventi chirurgici all’occhio: dopo gli interventi di chirurgia oftalmica è frequente che si presenti un problema di secchezza oculare. Per questo è importante seguire le terapie indicate dal medico chirurgo e proteggere gli occhi da ulteriori rischi
A prescindere dalle cause, i segni e i sintomi sono simili. Un oculista può diagnosticare la secchezza oculare attraverso un esame completo dell’occhio, valutando la quantità e la qualità delle lacrime, oltre ad esaminare la cornea e le palpebre.
Per contrastare la secchezza oculare è bene ricorrere a soluzioni oculari, sotto forma di gocce o gel, che fungono da sostituti lacrimali.
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